Chi sono
Pigro io..? Semmai sono un elogio vivente alla flemma e alla goccia che scava la roccia, perché solo i tempi lenti mi consentono di gustare pienamente i piaceri della vita (sesso incluso), di goderne sapori, profumi e colori con tutti e cinque i sensi, senza sentirmi affaticato, confuso o in corsa contro il tempo.
Se posso fare qualcosa seduto (meglio se su una comoda poltrona), perché mai dovrei costringermi a stare in piedi? Io non devo dimostrare niente a nessuno né vincere a tutti i costi, e per sentirmi tranquillo (“felice” sarebbe una parola troppo grossa per me che non amo farmi illusioni) alla fin fine mi basta poco: cibo sano, aria pura, lavoro sicuro, qualche risparmio, una fazzoletto di terra fiorito o al limite un piccolo orto sul balcone, una famiglia unita, l’amore dei figli, di un cane e di un compagno fedele.
Lo ammetto, sono possessivo, ma spiegatemi: perché non dovrei pretendere – anzi – dare per scontato che il mio uomo sia mio, la mia scrivania sia mia, e così pure i miei libri o i miei cd? Perché mai dovrei proteggerli e curarli con tutto me stesso per poi farmeli rubare dal primo che capita?
Io voglio sentirmi sicuro. Piedi per terra, spalle coperte e dispensa piena: questo è il mio mantra quotidiano. E poco importa se il recinto delle mie sicurezze può apparire troppo angusto agli occhi di chi rincorre orizzonti astrattamente illimitati, perché tra l’essere e l’avere, non ho dubbi: io sono ciò che mi appartiene, ciò che tocco con mano, ciò che realizzo concretamente negli anni per me e le persone a cui tengo, e senza mai rubar nulla a nessuno.
Perché, non per vantarmi, io sono una persona onesta.
E anche quando dico “ti amo” (di rado e con le dovute cautele), lo dico seriamente, e possibilmente per sempre. I colpi di fulmine (amorosi e non) mi appartengono poco: io sono un diesel. Non ho grandi scatti iniziali, ma arrivo al traguardo senza il fiatone. E soprattutto ci arrivo: da gran lavoratore.
Sono testardo e poco duttile? Sì, ma anche paziente e tenace. Poco fantasioso? Forse, ma per me creatività e magia sono nel fiore che sboccia, nel bimbo che nasce, nella farina che mescolata all’acqua si trasforma in pietanze appetitose di cui conosco i segreti.
Io sono l’apice profumato e morbido della piena primavera, la sensualità di Penelope Cruz e George Clooney, l’incrollabilità di Elisabetta II, la voce vellutata di Giorgia. E detesto gli imprevisti, gli intrusi, le scomodità, il nuovo a tutti i costi, il chiasso e i conflitti. Ma se (assai di rado) perdo la pazienza… si salvi chi può!
Franca Mazzei