Chi sono

Io sono il cuore vellutato della notte che vince sulla luce all’apice dell’autunno: ma quanti colori nel buio a saperli cercare. Ed io cerco, scavo e trovo al di là delle apparenze, dove gli altri si perdono o arretrano.

Io non ho paura: il mistero mi attrae, l’insondabile mi seduce, i sentieri impervi mi attraggono molto più delle strade maestre.

Io amo il rischio, le sfide, gli enigmi, l’ignoto. E diffido dell’evidenza, delle soluzioni facili, della tranquillità fine a se stessa.

Io non  ho paura della morte, perché so di poter rinascere ogni volta dalle mie ceneri più forte di prima, so di poter attraversare la foresta e i suoi pericoli, e quando non ce ne sono me li vado a cercare, al limite li creo ad arte: mi piace sentirmi sul filo del rasoio, non scendere mai dalle montagne russe, non dare nulla per scontato.

Sono un passionale, un viscerale, un irriducibile. Nel lavoro, in amore, persino nelle amicizie. O con me o contro di me. E non accetto tradimenti. Allora sì che posso diventare vendicativo e persino crudele. La mia energia si alimenta molto più nella lotta che nella pace, nelle conquiste difficili, nelle situazioni al di là del bene e del male.

Io sono uno stratega, un giocatore d’azzardo, un teorico del fine che giustifica i mezzi. Mi tacciano di essere un manipolatore, un seduttore, un eversore, un infedele o addirittura un angelo caduto solo perché non sono moralista né ipocrita, e non riesco a vedere confini netti e invalicabili tra bene e male.

Ma quando amo, quando credo in qualcosa, mi do intero, anima, mente e corpo, con generosità e tenerezza, senza risparmio, senza mai preoccuparmi di restare intero. Non mi spaventa affatto perdere pezzi, sporcarmi le mani, complicarmi la vita, se questo significa arrivare al cuore delle cose, sentirmi vivo e pulsante. Di un amore tiepido, di un mediocre gruzzoletto sotto il materasso, di un lavoro di routine non so che farmene: io punto ad andare oltre, a rischiare, a costo di perdere.

Vincere è bello, ma il meglio è giocare nell’unica vita a disposizione: la sola avventura da cui siamo certi di non uscire vivi, Quindi tanto vale giocarsela fino in fondo, no? Dicono che mi nascondo, che mostro solo la punta dell’iceberg, che agisco nelle retrovie come un’eminenza grigia: ma perché mai dovrei aprirmi al primo venuto? Perché dovrei abbassare la guardia scoprendo subito tutte le mie carte? Per me esistono l’intimità assoluta o il distacco: detesto le mezze misure. E non è vero che preferisco il sesso ai sentimenti: il vero eros è volo, emozione, amore allo stato puro.

 

                                                               Franca Mazzei

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