di Massimo Fornicoli
Da tempo avevo in mente, ripensando spesso a Lisa, conoscendone l’indole più intima, che il suo Ascendente Leone non le corrispondesse e che fosse stato messo da lei, come difesa (“io mi difendo” motto del Cancro), per occultare la sua profonda natura affettiva.
Se il proclamare il suo Ascendente Leone fosse una distorsione nella percezione di sé, avvalorerebbe l’ipotesi che avesse Nettuno in II casa al quadrato di Giove, dove la propria immagine si confonde in una nettuniana fuga nella fantasia, ipotesi qui remota: il pianeta è ancorato alla realtà da un sestile di Saturno, e anche i gioviali godimenti edonistici sono smorzati da Giove in Scorpione, dove il trigono di Plutone conferisce «spesso una parola suadente affascinante… che conquista l’ascoltatore, diventa il vero strumento della creatività e del successo» (Lezioni di astrologia. La natura dei pianeti, pag. 244).
Il trigono di Giove in Scorpione a Plutone in Cancro (entrambi i segni contengono l’esaltazione di Mercurio, A e B) si trova in filologi o esperti di semantica. Tra i nati nello stesso anno ho trovato Marcello Gigante, grecista filologo (il 20 gennaio), Sebastiano Timpanaro, filologo classico (il 5 settembre).
Se, infine, davvero non avesse considerato il suo Ascendente in Cancro, avremo maggiore obiettività per quanto concerne l’interpretazione degli aspetti che la riguardano, perché esente da qualsiasi lettura e proiezione personale degli stessi.
Come la chiave musicale all’inizio di una partitura indica la tonalità e come debbano essere lette le note-pianeti, considero basilare il segno dove cade l’Ascendente, anche se occupa l’ultimo grado, come base zodiaco-genetica del DNA della persona. Tuttavia, la I casa non sempre comprende un solo segno, spesso si estende ai segni successivi nella sequenza zodiacale che amalgamano la loro influenza con quello iniziale.
Tra me e Lisa, nel nostro dialogo costante, emergeva solo il mio Ascendente Leone, e quando ci muovevamo tra le persone e nei luoghi esterni emergeva un “gioco delle parti” tra sensibilità e autodifesa che non mi persuadeva.
Da bambina non si era manifestata la natura dell’Ascendente Leone, e questo lo traggo dai suoi ricordi d’infanzia, circondata dalle numerose zie che, “ultranovantenni”, e con il suo stesso Saturno in Bilancia, conservarono un “incarnato di pesca”. E poi, la sua costituzione linfatica, l’interesse per la letteratura, “l’ospitalità come dono ben meditato da concedere solo a pochi eletti” eccetera. A parer mio, per avere una componente cancerina non credo basti la Luna in Cancro. Nel caso di Lisa, la congiunzione della Luna a Plutone in casa XII, e il trigono di entrambi a Giove in V, suggerirebbero una voglia di mascheramento difensivo quasi teatrale.
In un tema, un altro elemento importante per decrittare la carta millimetrata dei segni zodiacali in cui i pianeti vengono inscritti sono gli aspetti planetari, che sono le fondamenta affidabili su cui costruire un tema (data l’incertezza dell’ora in molti casi); infatti, i campi dove si espletano tali forze rimangono a lungo dubbi.
La signora cui sono accaduti i due incidenti in bicicletta, narrata nel Convitato di Pietra, è proprio Lisa Morpurgo. Ma questi incidenti non bastano da soli a rettificare un tema natale, anche se nella nuova stesura Marte, giocando sulle case-segni cosignificanti, si sposta in casa XII e spiegherebbe meglio un eventuale ricovero momentaneo in ospedale per una visita ortopedica e per una radiografia.
Così, mentre ero assorto in questa mia riflessione, il 17 febbraio 2013, di pomeriggio (come al solito mi corico per 40 minuti circa), ricevo il seguente messaggio attraverso un breve sogno che vi narro.
II sogno
Camminavo con Lisa per il corso di una città, pensavo, a dire il vero, che fosse Ferrara. Vedevo alla nostra sinistra, nella direzione di marcia, un grande castello. Non eravamo lì per un convegno astrologico, ma diretti in una biblioteca di testi antichi, credo in latino, per una ricerca. Durante il percorso, Lisa mi indica sulla sinistra una vecchia casa, un secondo piano con un balcone particolare, e dice: «sono nata li, non a Soncino». Nel sogno so che è morta e non la contraddico; è molto giovane, come la conobbi a Cecina nel ‘78, indossa una giacca sul viola-melanzana di lana, morbidissima, bordata da una passamaneria grigia. Appuntata al collo rovesciato, una spilla d’oro. Sempre riferendosi alla casa soggiunse: «era di mia zia materna, credo, da lì si sentivano battere le ore di un vecchio orologio, che però non vediamo dalla nostra prospettiva».
Il suono del citofono mi sveglia: è un corriere che mi porta un dizionario d’italiano che avevo ordinato, il Dizionario delle collocazioni, con le combinazioni delle parole in italiano. Sono le 14:40 circa. Non a caso dovevo “collocare” l’Ascendente e i dizionari erano strumento di lavoro essenziale per Lisa. Oramai sveglio, e un poco meravigliato dal sogno, vado a cercare su Google-Immagini le foto di Soncino, vedo che ha una meravigliosa Rocca Sforzesca ma vedo anche diversi orologi, ne allego qui uno che trovo straordinariamente illuminante per illustrare il sogno e che mi ha lasciato basito (Fig. 1). La foto non è molto chiara, avrei voluto sapere se l’orologio è ancora funzionante, se il quadrante interno coi segni ruota, ma l’importante è averlo trovato nel momento della decifrazione del messaggio appena sveglio. È impressionante, poiché sembra sia tracciato sul quadrante del vecchio orologio, il grafico del tema natale della Lisa, come io lo pensavo, e dico tra me, chissà quanto si sarebbe divertita al racconto di questa sua escursione onirica, non la sogno mai e mi dispiace molto. Ecco cosa ho osservato e interpretato.
Al Medium Coeli abbiamo l’Ariete e l’Ascendente sulla sinistra cadrebbe nel Cancro, dove la lancetta dei minuti indica circa il 20° grado, mentre quella delle ore, a forma di luna calante, si colloca nei gradi centrali del Capricorno, esaltazione B di Giove. A dire il vero erano presenti diversi orologi, ma questo mi è sembrato quello indicatomi, perché sopra ho visto due Mori con dei piccoli martelli, i rintocchi forti forse provenivano da lì!
Lisa non mi ha mai parlato di Soncino, non ne ho tracce mnemoniche. Strana avventura onirica o comunicazione telepatica, ma non troppo strana a dire il vero, perché anch’io ho la Luna in Cancro, e guarda caso proprio in quei gradi. Oramai davanti al computer, per avere un maggior ancoraggio alla realtà concreta, cerco il sito del Comune di Soncino, e chiamo l’anagrafe. Gentilmente, nonostante l’ora, mi risponde un’impiegata. Spiego che sto scrivendo una relazione su Elisa Dordoni, dando date di nascita e morte, e che avrei bisogno di sapere la via della casa natale. Mi dice che non è possibile per la privacy. Almeno mi dia l’ora di nascita, aggiungo, così la signora va a prendere il registro delle nascite del 1923, dove legge ore 8:40 antimeridiane.
Penso a questo punto che Lisa abbia voluto occultare la sua ora. Del resto, come ho già detto, ciò è dovuto a Giove in Scorpione nella casa V-teatro, al trigono di Plutone-Luna, per un minimo di riservatezza, e anche per non rendere troppo visibile la sua persona, come testimonierebbe il nuovo Ascendente a 22° del Cancro. Dopo qualche giorno, in cerca di conferme, parlo con una delle prime allieve, che mi fa affiorare un flebile ricordo: fu un astrologo francese a rettificare il tema. Non rammentiamo subito chi, ma credo, anzi ne sono quasi sicuro, fosse Paul Colombet, studioso che compilò il tema di Lisa, come regalo che François Régis Bastide le fece per la eccellente traduzione de Lo Zodiaco edito da Longanesi. Colombet, che era un simpatico Gemelli, Sole e Plutone in VIII con Ascendente Scorpione, soleva dire che bisogna far mentire il proprio oroscopo, vedere cosa ci condiziona dal profondo e poi agire al contrario. Lisa lo stimava molto se accettò la sua rettifica, non so come argomentata, perché questo comportamento non è tipico di un Ascendente Leone.
Passiamo al nuovo tema.
Ecco in ordine di lettura quei pianeti che si sono collocati in case differenti, cosicché gli aspetti coinvolgono settori diversi, e le case sono poste in segni diversi.
– Nettuno dalla I passa in II; il sestile con Saturno avviene tra la II e la IV, il quadrato a Giove tra II e V;
– Saturno dalla III passa in IV; il quadrato con Plutone cade tra la IV e la XII, mentre il trigono a Mercurio cade tra la IV e l’XI.
– Giove dalla IV passa in V; il quadrato con Nettuno cade tra la V e la II, e i trigoni avvengono tra la V-creatività e l’XI e la XII.
– Marte dall’XI passa in XII; il quadrato con Urano cade tra la XI e la XII.
A questo punto proverò, attraverso le varianti del suo nuovo tema, a delineare la Lisa nell’intento di restituire e chiarire così quei tratti del carattere sconosciuti o male interpretati, basati su corrivi pregiudizi.
L’Ascendente in Cancro a 22° avvalora, a mio parere, la straordinaria memoria e la grande produzione onirica.
Ho una raccolta dei suoi sogni, sono dei veri romanzi, spesso due pagine; in una notte ne ricordava due o tre. Altro aspetto cancerino era il suo atteggiamento di rimanere fondamentalmente in disparte come persona, invece che mettere in mostra se stessa come avrebbe fatto un Ascendente Leone, pur mitigato da un Sole in XI casa sostenuto affettivamente da un esatto, quasi al minuto grado, semisestile a Venere. Amava far figurare le sue ricerche, o quelle delle sue allieve e allievi, cui conferiva prestigio, spesso con introduzioni simpaticamente intelligenti e mirate. Era realmente infastidita dai complimenti, verso cui assumeva un atteggiamento difensivo, le generavano una sorta di diffidenza.
Cercherò di analizzare ora quei pianeti che, arretrando di un’ora rispetto al tema conosciuto vanno a cadere in case diverse e danno agli aspetti una differente risonanza, e quelle case che hanno cambiato segno. Inizio dall’Ascendente.
Nettuno in II avvalora l’interpretazione del pianeta in questa casa come antidoto a una “chiusura” del territorio; l’osservazione era precisa, rapida, rigorosa, soprattutto perché co-significante del Toro, il coefficiente di acutezza mentale emergeva andando oltre le apparenze, la quadratura di Giove fa naufragare qualsiasi mancanza di adesione alla realtà, mentre il sestile di Saturno indica come la razionalità desse struttura a quanto analizzava con altri occhi, quietando la spinta al cambiamento, e la radicava sempre di più nella IV casa. Tuttavia la collocazione in Leone fa: «vedere se stesso come oggetto di una esplorazione gratificante […] Più difficili le avventure del pensiero astratto, rimane sempre qualcosa di concreto, serenamente o angosciosamente legato alla realtà. […] incrina la fiducia aprioristica nella propria persona […] determinando spesso una impavida serenità nei confronti della morte». Lezioni di astrologia. La natura dei segni, pag.155
Saturno in IV casa, se da un lato sottolinea l’assenza della figura paterna, dall’altro, come logica, e proprio nei gradi della sua esaltazione, suggerisce che: «la famiglia ha fornito buoni strumenti per compiere gli studi superiori». Sarebbe bastato conoscere sua madre per capire che si è trattato proprio di questo. L’interpretazione è avvalorata dal trigono a Mercurio-adolescenza. Saturno, signore della VII casa-matrimonio, spiegherebbe il divorzio per la quadratura a Plutone in XII, e quindi il crescere da sola i figli.
Giove in V-Scorpione al trigono di Plutone e Luna in XII, alimenta la propensione a parlare (ma evitando di coinvolgere se stessa) facendo esempi riguardanti conoscenti o tratti da romanzi letterari, biografie di scrittori. Lo si potrebbe interpretare come voglia di schermarsi, attenuata dal Toro, e quindi di rivelarsi in modo criptico, affatto oscuro solo a chi sa leggere tra le righe. Superava in modo ambivalente (Mercurio in Gemelli semisestile a Plutone) la paura di essere fraintesa con un uso spesso ricercato del vocabolo, lo stesso trigono a Saturno. Giove in V, trigono a Urano in IX, aggiunge una forte carica di realismo nonostante Urano sia in Pesci: il pensiero diventa sistematico, intento a organizzare le idee già prodotte, prima di passare oltre. Tale aspetto conferisce anche una forte spinta innovatrice nel campo su cui si concentra la riflessione.
Approdata negli anni ‘60 nel campo astrologico, Lisa punta ad ancorare un sapere antichissimo, scoprendo una chiave logico-dialettica di interpretazione, e sviluppa una metodologia di ricerca concreta e precisa. La V in Scorpione, come casa dell’insegnamento, ci mostra che siamo di fronte a una maestra «eccezionalmente percettiva (Luna XII casa-Cancro), anche se impara a tacere i suoi giudizi, ne lascia sempre trasparire qualcosa, se non altro telepaticamente, creando intorno a sé un campo magnetico di diffidenza o addirittura di repulsione». Lezioni di astrologia. La natura dei segni, p. 245 [La relazione I traduttori del 2004 di Monica Amarillis Rossi e Valeria Pazzi annovera un’alta presenza del pianeta in V casa].
La quadratura di Urano a Marte in XII non solo spiegherebbe ancor meglio, come già premesso, gli incidenti della signora in bicicletta nel Convitato, ma crea indubbiamente un cruccio mentale, una tensione alimentata da Urano che, collocato nella IX casa degli studi superiori, aggiungerei di tipo tecnico-scientifico, la cui carenza non le permetteva di elaborare ulteriormente le proprie ricerche. Del resto Urano lambisce anche il quadrato a Mercurio, che rimarca ancor di più quanto detto. Immaginate per un momento una Lisa laureata in fisica o in chimica cosa avrebbe prodotto. Cari Djerassi, nato il 29 settembre dello stesso suo anno, è conosciuto per diversi e importanti lavori scientifici, oltre a essere anche scrittore.
Ora esaminerò le quattro case che cadono in segni diversi rispetto al tema natale finora conosciuto, dando luogo a terreni di “coltura” particolari, con uno spostamento significativo rispetto agli assi dello Zodiaco.
L’asse Ariete-Bilancia, co-significante I-VII, viene a trovarsi tra la X e la IV: la dinamica Io-Altri poggia sulla dipendenza-indipendenza, e la X va a collocarsi sul primo segno dello Zodiaco.
Il desiderio di autonomia appare prorompente, compito del Sole-Io è di modulare bene dall’XI, uscendo dall’isolamento grazie a un semi-sestile di Venere proprio al grado. La Luna, signora dell’Ascendente, comodamente adagiata nella sua casa d’esaltazione, la XII, riceve dalla congiunzione a Plutone una maggiore sicurezza di sé e una straordinaria fecondità mentale. La Luna come sogno risente del trigono di Giove, favorendo la produzione onirica che appare come un romanzo, talvolta anche un po’ premonitoria. Credo di avere su 78 lettere che si divertiva a mandarmi e ritrovate nel marasma del mio studio, almeno 35 con minuziose descrizioni dei suoi sogni, e in cui mi ha nominato custode dei suoi sogni.
Pur rimanendo la I casa in Cancro la base del tema, nel corso degli anni si è fatto sentire sempre più il segno del Leone compreso nella casa. Ma con un Sole in XI, il Leone non riesci a esprimersi in pieno, e un Nettuno nel segno ne attenua la spinta esibizionistica, sebbene Mercurio sia in semi-sestile a Plutone: si esprime nell’impazienza, ma anche col sostare volentieri in riva al lago di Sils Maria, mentre scrive Il Convitato di Pietra e riflette a lungo.
La VII in Capricorno la tradurrei nell’aver significativamente conservato il solo cognome del marito, e non il suo Dordoni, o entrambi, come sarebbe parso più leonino. In qualche modo, la remissività dell’Ascendente aveva avuto un suo effetto. E, per chi ama le coincidenze significative, il marito era appunto un Capricorno!
La VI in Sagittario dovrebbe identificarsi con il lavoro di traduttrice, cadendo nel segno che indica l’estero e i viaggi lunghi, conferisce all’attività lavorativa una spinta entusiasmante e, sebbene rutinaria, il segno alimenta quella capacità empatica di entrare nella storia, nel romanzo o nello scritto, per cercare di renderlo al meglio in un altro ambito linguistico e semantico.
La XII in Gemelli come dice Lisa stessa: «limita il desiderio di fuga dalla realtà», convertendo il desiderio stesso in aspirazioni di unicità e asseconda il temperamento dissacrante del segno che può facilmente abbandonarsi a un comportamento estroso.
Qui Marte assume un carattere adolescenziale vivacizzante, e il valore Bilancia dato da Saturno non permette di reagire agli insulti, ma considera le critiche di coloro che stima, risponde verbalmente con un forte senso d’umorismo, frutto di acuta intelligenza data da Saturno al trigono di Mercurio. Quest’ultimo è al semisestile di Plutone che avvalora la componente sia scorpionica che gemellare.
Ho esaminato solo quanto divergeva dal tema natale conosciuto, tuttavia se sono riuscito a dar corpo in maniera più esaustiva ad alcuni vostri dubbi e chiarire maggiormente alcuni aspetti della personalità, ne sarò oltremodo lieto.
Non ho più controllato con Anna, la figlia di Lisa, se quanto suggerito dal sogno corrispondesse o meno a verità, interessante forse solo come aspetto parapsicologico.
La funzione del sogno, credo fosse quella di suggerirmi una ricerca, per costringermi a esercitarmi, poiché da tempo ho accantonato lo studio dell’astrologia, venendo meno al compito che mi aveva affidato e che chiaramente espone in questo brano di una sua lettera, datata 23 ottobre ‘82. Lisa me la scrisse dopo il V Convegno di studi astrologici morpurghiani, tenutosi a Villa Ponti, Varese, dove partecipai con la mia prima relazione: Codice onirico – codice zodiacale.
Ecco alcuni passi significativi, dove aprendosi confidenzialmente, illustrano mirabilmente come di fondo era:
Fin dal lontano incontro di Cècina, la tua smagliante intelligenza riuscì a farmi superare l’incoercibile ritrosia che si scatena in me 1) davanti agli ammiratori in generale, 2) davanti agli ammiratori loquaci in particolare. Senza saperlo partivi con un handicap abbastanza pesante […] Io non voglio seguaci, voglio collaboratori stimolanti e se possibile forniti di competenze specifiche, quali sono le tue in psicologia. Per cui il dare e ricevere diventa un fatto normale e finalmente riposante. Sprovvista di spirito messianico e di mentalità missionaria (nonostante quella nona…) e genuinamente convinta che la mia privata persona sia priva di interesse, fuorché per eventuali gastronomi apprezzatori della mia cucina, detesto la qualifica di Maestra e aspiro a qualche valido braccio alleviatore delle mie fatiche.
Non credete si evinca mirabilmente, da quanto esposto, un Ascendente Cancro?
Lettera di Lisa
Lato B della stessa lettera di Lisa Morpurgo.
Massimo carissimo […] Gli errori servono a correggerci, sennò come ci arriveremmo mai? Il secondo punto, e più importante, riguarda le scoperte in generale, che seminano sempre un terrore stupefatto. Jacob racconta nella sua Logica del vivente che quando furono scoperti i microbi al microscopio ci fu gente che tentò di non bere per giorni e giorni pur di non ingoiare “quegli animaletti”. Poi le cose, ovviamente, si assestarono da sé. Bertrand Russell, nell’ABC della relatività, mi pare e parlando di Einstein, dice che una scoperta rivoluzionaria richiede un paio di generazioni per essere accettata a livello generale. Ciò accadde anche per Freud.
In altri termini, finché una novità non è arrivata in modo più o meno confuso fino all’uomo della strada, ci saranno sempre resistenze eccessive e abnormi. Aggiungi il particolare tessuto sociale di certe città, come l’infingarda ma ‘scafata’ Roma, e avrai risultati temporaneamente più negativi di altri. Ma pur sempre destinati a scomparire ai livelli migliori. Gli aspetti planetari mi hanno giocato un tiro mancino distruggendo praticamente dal punto di vista mentale tutta la generazione degli anni cinquanta. Perché quella degli anni sessanta si faccia astrologicamente avanti passerà del tempo (i migliori hanno adesso diciotto anni). Ho sempre speculato sul tempo e sono pronta, come Kant, a fare scommesse con i posteri.
Mi sembra fondamentale seminare il buon grano con dei libri, e a questo proposito penso che, sia pur rinunciando a ripetere i miei ampliamenti (d’altronde notevoli) alle lezioni di Anna, potresti cominciare un corso ex-novo senza troppe difficoltà. Considero particolarmente illuminante la parte introduttiva di ogni casa, che nelle lezioni non esisteva quasi. Comunque, l’idea della ricerca, o ricerche, è quella che mi attira di più e attendo con ansia comunicazioni.
Passo anch’io al frivolo: con il Nobel al Gabo (Gabriel Garcia Marquez per gli amici) i miei clienti così premiati diventano tre (gli altri due Montale e Singer) e mi sembra che nel mio piccolo e senza sforzi ne ho raccolti più dei sedici sbandierati dal manifesto antiastrologia [Qui Lisa si riferisce allo Statement of 186 leading Scientists contro l’astrologia, rimando i più interessati alla p. 141 del testo di Paul K. Feyerabend La scienza in una società libera. Ed. Feltrinelli].
Relazione presentata alla Ottava Giornata di Studi di Astrologia Morpurghiana, organizzata dall’ass.ne La Nave dei Feaci. Milano – Auditorium Lattuada, 18 maggio 2013, pubblicata nel volume: Massimo Fornicoli. INTER SIDERA VERSOR. Archivio astrologico. 2020.
Vecchio TN di Lisa Morpurgo
Nuovo TN di Lisa Morpurgo