di Susy Grossi

I fumetti sono una delle più divertenti ed innovative “invenzioni” della carta stampata e ormai  le prime vignette con la nuvoletta del parlato hanno più di un secolo di vita, essendosi manifestate con i primi quotidiani a tiratura notevole e fissa, nati in America, sul tipo del New York World diretto dal 1883 da Joseph Pulitzer per intenderci.  Ecco che vi compaiono dapprima semplici disegni, poi vignette articolate, poi strisce cioè parecchie vignette  a temporaneità successiva, anche a puntate, poi sono nati i giornaletti  dedicati a questo specifico genere. C’è chi dice che i fumetti siano nati per insegnare agli emigranti di allora a leggere, chi pensa siano stati la risposta ad una letteratura poderosa: la volgarizzazione di concetti ed idee che era importante divulgare. Ma comunque siano nati, si sono affermati con sempre maggiore diffusione fino a creare una branca di prodotti comunicativi di esclusiva e significativa competenza.

Che l’umanità abbia affidato alle immagini, ai disegni  il passaggio di un messaggio e  specifiche qualità comunicative certo non ci meraviglia:  riprodurre scene e concetti è  da sempre nel patrimonio  culturale dell’umanità, e la immediatezza con le quali esprimono stati d’animo, rievocazioni con una fulmineità fra occhio che vede e cervello che recepisce non necessita di spiegazioni. Partendo dagli albori dell’evoluzione mi viene immediatamente alla mente l’esempio calzante delle pitture rupestri di Artamura in Spagna, i magnifici graffiti delle grotte di Lescaux in Francia, i cartigli egizi e – se vogliano giocare in casa  astrologicamente- citerei lo stesso zodiaco del tempio di Dendera con segni, costellazioni e stelle fisse. E perché no la colonna traiana di Roma, che altro non è che un fumetto in pietra scolpito a spirale su bianchissimo marmo. Appunto in quest’ottica come non ricordare l’arazzo di Bayeauz, che rappresenta un passaggio medievale del ricorrente corpo celeste che solo parecchio più tardi si chiamerà Cometa di Halley? Come un richiamare alla mente pure il furente e aspro dipinto di battaglia di Paolo Uccello, dal quale sembrano scaturire i disperati nitriti di cavalli morenti?  Ricordo una visita al British Museum nel quale c’erano intere pareti di bassorilievi di battaglie mesopotamiche, chiarissime nella descrizione delle lette copro a corpo, della vittoria e del trattamento riservato ai vinti. C’è ancora chi vede il fumetto come articolo diseducativo e come il figlio cadetto di una cultura minore, ma la narrazione fatta con le figure e soprattutto l’abbinamento di disegni e parti “parlate” è meno elementare di quanto si pensi.  I fattori che vi si combinano fra loro sono numerosissimi e complessi. Comprendono la parola scritta, la sceneggiatura che si rifà al teatro e al più moderno cinema: come all’arte cinematografica il fumetto ruba la tecnica di montaggio di una storia. Vi compare l’arte figurativa attraverso a creazione artistica del disegno, ma esso è e resta una espressione autonoma del comunicare che a mio parere è tanto immediato quanto completa, esaustiva, con modalità più snelle e dinamiche ma pur tuttavia a mio parere ben attestata a pieno diritto nel campo della letteratura

Recentemente, con un pizzico di stupefatto stupore da parte del pubblico, si è festeggiato il 70 compleanno di Paperino, comparso per la prima volta in un cortometraggio il 9 giugno 1934. Ma ad un veloce esame della situazione si

constaterà che Bracco di ferro ha 85 anni , Topolino, Michey Mause, ha ben 76 anni avendo visto la luce  nel 1928;  71 ne ha Nembo Kid ( Superman in Italia), Tex Wiler spegne 56 candeline mentre 54 anni hanno Charlie  Brawn e anche  Barman, con l’inutilissimo Robin. Quindi la letteratura a fumetti ha un lungo passato da vantare, uno degli argomenti che lo fanno ritenere un genere non secondario e non suppletivo bensì una realtà consolidata e proficua nel panorama editoriale.

IL FONDATORE.

Il criterio cui mi atterrò per questa analisi è un criterio di apprezzamento personale, ma comunque non potremmo esimerci dal citare ed esaminare l’Oroscopo di Walt Disney, un favolista moderno capace di trarre la sua ispirazione da animali antropoformizzati, come fece Esopo, Fedro, la Fontane ma come fecero anche Trilussa e George Orwell, e dai quali non è poi così distante…  Universalmente Walt Disney è considerato un genio assoluto del ‘900, un uomo che avrebbe regalato al monto le meravigliose creature  che sono frutto della sua fantasia e della sua magica inventiva: è il papà di Topolino  and Company!!! Dotato di fervida immaginazione, di una ottima manualità, di brillanti idee nuove che sfruttano le tecniche del cinema nato da pochissimo, è personaggio dall’ottimismo saldo, capace di costruirsi il successo partendo dal niente proprio da bravo Sagittario, interpretando la personificazione del sogno americano  di quegli anni.

4° figlio di una coppia costretta a spostarsi con una certa frequenza, ha una infanzia povera: consegna giornali a domicilio.  E’ solo dopo la guerra, combattuta in Europa, che si mette nel campo del disegno. Con l’aiuto finanziario del fratello Roy e con il collega Ub Iwerks  da vita ai suoi personaggi: Michey Mause, Orazio, Minny, Pippo, Clarabella e Gambadilegno, la personificazione del cattivo come contraltare dell’irridente, scaltro e disinvolto topino dalle orecchie tonde. 

I suoi eroi sono forse un poco ingenui e sicuramente benpensanti, ottimisti e generosi, sempre ben disposti verso la vita: esattamente lo specchio di quello che L’America  – e non solo lei – sognava di essere o di diventare.

Sagittario, con il Sole nelle immediate vicinanze di Urano a proporre l’abilità manuale che gli è stata preziosa, Walt Disney presenta nella sua carta astrale una Luna creativa nel primo settore celeste, nella Bilancia, capace di interpretare il bisogno di sognare e quindi di evadere da una certa pesante realtà che è stato così importante per i nativi della sua epoca.  Nel suo oroscopo possiede Mercurio nel settore della comunicazione, in Casa Terza, posto nel segno ove secondo l’Astrologia morpurghiana è esaltato: nello Scorpione. Nel suo rapporto natale con una Venere creativa è iscritta la carica di umanità che troviamo come appannaggio dei personaggi creati dalla sua sagace matita. Walt, volitivo come può esserlo un soggetto che presenti Saturno, Giove e Marte congiunti nel segno del Capricorno, è però con Nettuno in Casa Decima che le sua qualità fantasiose e capaci di trasformazione lo porteranno all’oceanico consenso che ha saputo guadagnarsi sul campo dell’intrat-tenimento.

         La data della comparsa di  Topolino sugli schermi è il 18 novembre 1928, data che segnerà LA SVOLTA della sua vita: i transiti sono parlanti. Nel suo cielo di nascita Plutone e Marte occupano la casa decima, Sole e Saturno sono nel terzo settore, Saturno sulla congiunzione Sole-Urano presente alla nascita e il Sole sostava su Mercurio. In più, per buon peso, la sorte in quel mentre gli ha elargito anche un Giove nel Toro, nella sua ottava casa… I  successivi fatti che lo riguardano sono storia: 32 Oscar, un numero infinito di film d’animazione, Disneyland del 1955, con la quale raggiunge finalmente un  benessere economico continuativo. Muore di un collasso cardiocircolatorio il 15 dicembre 1966, dopo una vita che  al di là degli aggiustamenti delle biografie ufficiali non deve essere stata solo rose e fiori, vista la opposizione di Plutone al Sole.

           Un suo attivo collaboratore e un degno compagno di cordata è Carl Barks, nato il 27 marzo 1901 al confine fra l’Oregon e la California, il quale “adotterà” Paperino e  ne farà un personaggio dotato di una personalità arruffona e confusionaria, di un temperamento  cocciuto, un tantino emarginato e  pronto a prender cappello, con tanto di famiglia: infatti  nel 1947 nascono dalla sua penna i nipotini,  Nonna papera e Zio Paperone, e nel 1948 nascerà Gastone. Paperino è un personaggio che un poco gli somiglia, in verità perché le stelle (… e non solo quelle!!!) dicono che la sua indole caratteriale schiva ma polemica, somigliasse assai a quella dello scontroso papero Donald Duck… Nel suo oroscopo presenta una opposizione fra Urano nel Sagittario e la congiunzione larga di Plutone e Nettuno nei Gemelli: come avrà fatto a disegnare così bene? Forse lo deve al fatto che Urano era congiunto al Sole…

 Giusto per la cronaca cito anche Willian Hanna e Joseph Barbera,  classe 1911 e 1912, creatori per la MGM di Tom e Jerry nel 1937 e poi della grande famiglia di personaggi, quando si sono messi da soli. Fra loro ricordo  Bunny, il  flemmatico coniglio con la carota, e  il tecnologico Willie il Coyote, che nessun marchingegno dell’Acme pare riesca ad aiutare nella cattura di quella irridente carogna di Bip Bip…

I CLASSICI ITALIANI

Anche i Italia non si era rimasti però con le mani in mano: il Corriere dei Piccoli dalla sua nascita  avvenuta il 27 dicembre 1908, diventa da subito un veicolo di  ampia pubblicazione dei fumetti anche in periodi di austerità autarchica, e un personaggio nato  pochi giorni prima ed esattamente il 22 dicembre del 1908, a Milano, alle  ore 10,55 – tanto per non parlare di sincronicità –  crea nel dopoguerra un eroe di carta che è tuttora vivo e vegeto: Tex Wiler. Questo personaggio è ideato appunto da Gianluigi  Bonelli e disegnato  dal mitico Galep, alias Aurelio Galeppini nato a Casal di Pari il 28 agosto 1917 sotto l’efficiente, preciso e ordinatissimo segno della Vergine, ricettacolo di grandi esecutori.  Come Vergine è l’eroe in questione: Tex Wiler vede la luce nei primi giorni del settembre del 1948 e tanto la sua la sua immagine quanto al sua psicologia, in verità tagliata un tantino con l’accetta, sono ispirato ad un personaggio del grande schermo dall’alone romantico, Gary Cooper. Ogni azione del ranger è diretta alla difesa del bene e alla cattura dei malvagi lestofanti, con i mezzi spicci e   per dirla con parole sue, sotto “una pioggia di piombo caldo”. Fumetto di rara e chiarissima misoginia, ha come attori e comprimari solo uomini: Tex, implacabile difensore dei deboli, il suo fido compagno con i capelli bianchi Kit Carson, il figliolo di Tex: le donne sono sbrigativamente angelicate nella figura della sposa indiana di Tex che lui  sempre rimpiange, Lilith, eliminata precocemente dalla  morte di parto, non senza avergli lasciato il  titolo di capitribù Navajo. Di contro le poche figure femminili che compaiono negli albi mensili di Tex sono belle, ciniche e  di solito ben malvagie.

         Creativo come sa essere un soggetto con Nettuno trigono a Marte e costruttivo come può essere un Capricorno con Saturno trigono a Venere e un Urano trigono a Giove, Gianluigi Bonelli presenta, come Disney, la opposizione Plutone – Sole che comunque limita  un tantino la percezione del proprio intrinseco valore e  delle proprie peculiari capacità professionali. Nel settembre del 1948 i transiti sul suo tema sono molto belli: Plutone nel Leone era trigono alla Luna di nascita, in quel mentre occupata da Giove di transito. Urano era su Plutone gemellare, Saturno dalla fine del Leone faceva un trigono con Sole-Mercurio, Marte “trigonava” Plutone e “sestilava” Sole-Mercurio e, ciliegina sulla torta, il Sole di passaggio era posto sul suo Giove di nascita. Nasceva un duraturo successo.

Un altro esimio disegnatore di fumetti di quegli anni è  Benito Jacovitti. Pilastro del giornale Il Vittorioso fin da giovanissimo, Jacovitti è autore prolifico, esuberante, surreale e pieno di spinti creativi e di figure strampalate quanto divertenti. Famose le sue tavole per Il Giorno, nelle quali impazzano una miriade di personaggi, gags, donne dal petto strabiliante, pesci con le scarpe e salami tagliati a metà. Autore dei Diari che hanno accompagnato parecchi di noi nel proprio percorso scolastico, Ben Jacovitti  ha dato vita ad un cowboy sgangherato e indolente, Cocco Bill.  Pistolero e piantagrane, in un mondo dove i cattivi sono delle perfidi e i buoni sono immacolati come angioletti, Cocco Bill imperversa in groppa al suo destriero  di nome Trottalemme in un Far West surreale, a caccia di truci banditi e loschi trafficanti che alla fine, con l’aiuto della fortuna, riesce non si sa come a sgominare a redini basse…Pesci con la congiunzione Sole e Urano che abbiamo già notato nella carta celeste di Walt Disney, come quest’ultimo ha un legame fra Plutone e il Sole, ma in questo caso super positivo. Plutone infatti compie un trigono con Urano, a sua volta è congiunto al Sole, raggiungendo per interposto … pianeta un dialogo costruttivo con il Sole, cioè con il fulcro dell’io. Nettuno nel primo settore in rapporto ottimo con la Luna sagittariana, posta per di più in casa Quinta, depone a favore di una fantasia creativa a cinque stelle e di una qualità immaginifica poderosa e fluente come un grande fiume. A Saturno in armonia con Mercurio si deve probabilmente il fatto che la sua comicità sia piaciuta indifferentemente ad adulti e ragazzi, mentre all’ottimo Giove si deve la sua ilare, conciliante, effervescente   e scanzonatissima visione della vita.

         Un loro contemporaneo autore italiano straordinario è Hugo Pratt: uno dei disegnatori più completi e originali che il mondo dei fumetti abbia saputo esprimere, di certo non solo quello italiano. Le sue tavole sono nitide, possiedono spesso una profonda atmosfera di languida e struggente suggestione, con un segno a volte nitidissimo e a volte solo intuibile e appena accennato, ma comunque capace di esprimere somma cura dei particolari e che le rende subito immediatamente riconoscibili. Le grandi saghe ideate e disegnate da Hugo Pratt, meravigliose nella loro complessità e nello svolgersi in ambientazioni spesso esotiche, si riallacciano ai maggiori esempi di narrativa avventurosa, realizzate con personalissime atmosfere e con un tratto di penna di rarefatta bellezza. Pratt è a tutto tondo un narratore, che fa letteratura attraverso l’immagine, capace di evocare luoghi lontani, ambientazioni a volte sfuggenti e volte addirittura romantiche. Costruisce le sue storie attraverso figure rilevanti, a eroi dallo spirito vagabondo che di sicuro sarebbero piaciuti a Kipling.  Il suo personaggio più riuscito è Corto Maltese, esperto marinaio che si muove sulla scena del mondo dalla rivoluzione d’ottobre alla seconda guerra mondiale, il quale conosce ogni rotta, percorre i mari e sfida le tempeste al riparo del suo inseparabile

Pratt. Giaccone, un peatcoat senza tempo. Corto Maltese è dotato di una naturale e scontrosa eleganza, come il suo nemico Rasputin e come la bella Veneziana.

Corto Maltese è diventato un personaggio di culto, un eroe di carta cui tutti vorremmo assomigliare nella gestione della sua libertà, nell’andare dove lo porta il capriccioso vento di ponente, e nella visione saggia, disincantata ma non cinica che ha della vita… Non per nulla è stato usato anche come testimonia di una delle case di moda più prestigiose del mondo: Dior uomo.

          L’oroscopo di Pratt è un inno alla tenuta, all’energia e alla costruttività. Ad una luna sagittariana  trigona a Nettuno ( … ancora!!!), fantasiosissima e piena di spunti creativi  sempre  stupefacenti,  risponde un  triangolo di  Fuoco chiuso formato da Giove-Urano in Ariete, che gli regalano figure di forza virile e di incredibile originalità anche visiva, con un altro vertice che unisce Venere e Marte  leonini in un tutt’uno di appassionata energia, con un Saturno che supporta entrambi gli altri due poli, ecco che siamo di fronte ad un personaggio più solare,  che esprime ed esorcizza la carica di intelligente introversione sottolineata da Plutone e Mercurio vicinissimi proprio attraverso le affascinanti storie che sa mirabilmente raccontare.

Guido Crepax è uno degli altri fumettari innovativi che può vantare la scena italiana. Il suo stile si ispira alla pittura di Gustav Klim e di Ben Shan ed è indubbiamente un rivoluzionario per quanto riguarda l’inusuale e originalissimo uso di una tecnica di montaggio di stampo prettamente cinematografico dei suoi disegni.  Le sue storie richiedono un impegno di lettura che esorbita parecchio il consueto meccanismo dei fumetti tradizionali.  Prevale il gusto del primo piano, del particolare e dalla esasperata ossessione per gli oggetti, quasi in senso feticistico.  Chiamato il Raffaello del fumetto, Guido Crepax è l’autore di un mondo affascinante, inquieto, nei quali i confini fra il sogno e la realtà sono a stento avvertibili.  Il suo personaggio più famoso, nato nel 1965, è Valentina, una splendida fotografa di moda con i capelli alla paggio e con una accentuata disponibilità ad esibire il suo corpo. Valentina si muove in una cornice estetica esasperata, fra realtà e viaggi onirici intricati e complessi, con una certa propensione a cedere alle tentazioni del sado-maso che la fanno oggetto di attenzioni da parte di personaggi strani, ambigui ed inquietanti, degni dei classici delle letterature erotica che comunque Crepax ha molto ben illustrato. Qui il pianeta Plutone e il Sole sono addirittura congiunti, dedicando spazio e attenzione appunto a un livello sotterraneo e non manifesto di comunicazione non verbale che comunque è coronata dal successo anche dietro sollecitazione del sestile che entrambi i  valori astrali citati  compiono con  Giove.

         Tiziano Sclavi,  nativo di Broni in provincia di Pavia, è del 3 aprile 1953 ed è il protagonista di un fenomeno editoriale di così grande impatto sul pubblico, che non si può non citare: Dylan Dog. Formatosi nella “bottega” di Sergio Bonelli, il figlio e il prosecutore dell’attività della omonima casa editrice, Sclavi ha creato un personaggio noir di immenso successo, un ex poliziotto, ex alcolista dall’aspetto fisico che ricorda l’attore Rupert Everett, affiancato da una copia carbone del comico degli anni trenta Glauco Marx, assistito spesso dall’ispettore Bloc, guida un maggiolino targato appropriatamente DYD 666, il numero del Diavolo… Affronta avventure fra la vita, la morte e le varie dimensioni spazio-temporali, spesso agghiaccianti e paurose, in succedersi di situazioni inverosimili che sovente si rivelano una metafora delle nostre spesse paure esistenziali. le sue pagine sono piene di fantasmi, demoni, mostri, streghe, vampiri, con spesso in evidenza la figura della morte in abbigliamento classico fatto di falce e mantello. E se le storie di cui immagina il soggetto, ora disegnate da parecchi e disparati illustratori, parlano un linguaggio fatto di incubi, spesso si riferiscono a mali della società quali violenze inflitte con cinismo, soprusi odiosi, emarginazione senza scampo, diversità e dipendenza, abbandono ricorrendo anche al grottesco e a situazioni razionalmente inverosimili. Una scommessa, al momento di deciderne la pubblicazione mentre è diventato un classico imperdibile.

Scavi ha un oroscopo assai particolare: Ariete con la Luna nello Scorpione, Ha Sole e anche Venere contrapposti alla congiunzione Saturno-Nettuno posta nella Bilancia. Nel suo oroscopo Plutone leonino attacca la Luna, e anche Giove che di nascita si trova nel segno del Toro. Urano è però trigono a Mercurio. Si capisce subito che  Scavi preferisce disegnare che parlare… Al momento della uscita nelle edicole del primo numero di Dylan Dog, Sclavi presentava Urano trigono a Plutone di nascita e Giove di passaggio proprio su Mercurio: un classico.

GLI STRANIERI

Quino. Si sarebbero da dire mille cose, ma inizialmente orrei parlavi di Goscinny e di Uderzo, gli inventori di Asterix, di Rex Smithe, il papà di Andy Capp, di Jonny Hart e del suoi Antenati,e magari lo faremo in altra sede e maniera, però mi interessa  accennarvi a Quino, al secolo Joaquin Salvador Livado. E’ l’artista argentino che dal 1964 al 1973 disegna la mia amata Mafalda, una pestifera bambina con il cespuglioso caschetto nero in perenne contestazione con i genitori borghesissimi e ben pensanti, che mette in crisi con le domande, le riflessioni e i commenti politicamente aggressivi, dissacranti,  provocatori. Pacifista convinta, contestatrice e dalla battuta felice Mafalda è rappresentata come un mostro di intelligenza e di arguzia, è schierata “contro”, e non è figlia del ’68 solo perché è nata quattro anni prima… Mafalda “vive” al tempo in cui nel suo Paese imperversano Peron, Isabelita, gli squadroni di Lopez Vega e i generali. Nel mondo c’è la dittatura di Franco in Spagna, vi è Salazar in Portogallo, i Colonnelli in Grecia e in Cile Pinochet viene sorretto e protetto da ben individuabili forze esterne. È a questo clima che il fumetto lancia un grido di rabbia e di passione che è difficile dimenticare. Quino è nato a Mendoza, Argentina, il 17 luglio 1936: è un Cancro con una congiunzione di Sole, Marte, Plutone e Venere nel Cancro al trigono di un Saturno svettante, capace di elargire uno spiccato senso  della giustizia. Urano e Nettuno in trigono sono “segnature” astrali che abbiano già trovato nei disegnatori di fumetti, e che anche qui confermano la capacità di ispirazione originale e fuori dai canoni. I transiti che riguardano il periodo 68-73 nascono con i trigoni di Urano e Plutone dalla Vergine al taurino Urano di nascita. Nettuno, in quel mentre, si accingeva a chiudere il trigono coni valori Cancro e Pesci, ponendosi nella ultima decade del segno dello Scorpione. Finirà di disegnare Mafalda con Saturno di passaggio opposto al suo Giove di nascita, e quadrato a Nettuno natale. Difficile pensare che NON ci siano state pressioni, e direi neppure tanto leggere…

          Dalla penna di  Matt Groenning, un Acquario del 1954 nato il 15 di febbraio, nasce una famiglia – media americana, con i nomi dei componenti effettivi del suo clan domestico (…una vendetta?), i tic e le nevrosi tipiche di questi anni, che vive a Springfield  e che  forniscono una immagine alquanto inquietante. Non sono alieni da quei cartoon cinismo, prevaricazione, prepotenza e buoni sentimenti usati come stracci per la polvere, ma la serie ha ormai infranto tutti i record di premi ricevuti ed è una denuncia di quali mete noi tutti, ahinoi, ormai globalizzati, abbiamo in mente…

La tiritera degli aspetti di nascita ricalca cose che abbiamo già visto: cioè Sole-Venere in Acquario opposti a Plutone nel Leone, valore che suscita un sacco di energia compensativa a quanto pare; Urano in trigono a Mercurio, Nettuno alla fine della Bilancia è in buon rapporto con Sole e Venere uniti a fine Acquario. Infine  Saturno compie un trigono con Mercurio, come in un dejà-vu…

IL PIU’ AMATO:

Schulz. Comunque il cartoonist che ho amato di più, quello che ho letto per tutta la vita è lui, Charter Monroe Schulz, timido insegnante di disegno, che si stacca anche da punto di vista astrologico da tutti gli altri. Figlio di un barbiere di origine tedesca, schivo, attento alla crescita dei suoi tardivi 5 figli, poco mondano nonostante la dimensione planetaria della diffusione delle sue tavole, Schulz è autore di una epopea, di un mondo apparentemente infantile, che contiene le tensioni e le frustrazioni più segrete e dolorose di tutti noi. I suoi Peanuts, letteralmente “ noccioline”,  hanno un  protagonista principale che si chiama Charlie Brawn: il bambino dalla testa rotonda  si sente stupido, imbranato, impedito in tutto ciò che sia pratico come far volare un aquilone,  segnare un punto nella partita di baseball, corteggiare la ragazzina dai capelli rossi. Anche i suoi amici non scherzano per nulla in fatto di stranezza: Linus si aggrappa alla sua copertina della culla e aspetta il Grande Cocomero, Lucy è prepotente, prevaricante e insidiosa, e sotto sotto sospetto che sia anche manesca, mentre Snoopy  ha mille avventure geniali e creative, comunque affronta spavaldamente in battaglie  dal tetto del suo canile  il Barone Rosso piuttosto che il dover affrontar l’idea di esser solo un cane… Non è nella singola striscia che si avverte  il clima ispiratore dell’evolversi degli avvenimenti, ma è nella complessità degli episodi, dei richiami, delle rimembranze e dei dubbi, paure che sta il nocciolo del suo magico filone poetico perché di POESIA si tratta, come intuì Umberto Eco nel presentare il suo primo libro  di cartoons  in Italia.

Sagittario, ha una marcia in più nella nettuniana Luna  nei Pesci, abbarbicata a Urano e protagonisti entrambi di uno dei punti di appoggio ad un grande trigono d’acqua, che ha nei Plutone cancerino e Giove scorpionico agli altri vertici.  Il Sole  è arroccato insieme a Mercurio e Venere che gli sono vicinissimi , e la quadratura fra Saturno e Plutone è l’aspetto che ha iniziato a dargli i fastidi di salute che si sarebbero complicati drasticamente quando nel cielo si è annunciata la opposizione  fra questi due pianeti pesanti, l’uno in Gemelli e l’altro di passaggio nel Sagittario.Per contratto con i 2.300 giornali che serviva giornalmente nessuno dopo di lui avrebbe disegnato più di Peanuts, e il giorno che  comparve la ultima striscia è stato anche il giorno nel quale ha scelto di abbandonare questo mondo,  che comunque aveva aiutato a capirsi di più, a riconoscere le proprie frustrazioni  e magari, spesso,  a prendersi un tantino meno sul serio….

Relazione presentata al Congresso della Nave dei Feaci 2004

Susy Grossi

 e-mail Susy@homegate.it

www. astroconsulti.it                  

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